Zen Motel Official Website
Zen Motel Transform And Escape Cover
Artist: Zen Motel
Location: United Kingdom
Line-up: Lee Wray (vocals, bass, guitar, programming) , James Kirsch (guitars), Neil Roberts (drums, precussion)
Album: Transform And Escape
Label & Pubblication Year: Self-production, 2004
Tracklist: Devil Song / Sweet 13 / Another World / Are You Happy Now? / No Compromise / Rocket 69 / Blue Angel / All 4 Nothing / Wasted Without A Clue / Black Tail / Please Be Cruel / This Happens Forever
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Regno Unito, terra di tanto vociferare, proprio ora che i The Darkness sono là in alto, al centro delle discussioni più disparate. Giusto quelle che da una parte li vedono come momentaneo fenomeno da baraccone, dall'altra, invece, quali definitivi fautori della rinascita glam rock legato tanto ai 70's quanto agli 80's. In mezzo a questa bufera, arrivano, sotto l'egida della Union Jack, questi Zen Motel, formatisi circa un anno fa sulle ceneri dei Johnny Zhivago, band che ebbe l'onore di girare l'Inghilterra e l'Europa in compagnia di acts quali Backyard Babies, Nashville Pussy, The Wildhearts e Lost Prophets. Dopo l'omonimo Ep in versione limitata, uscito nel Marzo del 2003, la band sforna nel Marzo del presente anno questo full-lenght di debutto, autoprodotto, a titolo "Transform And Escape". Lee Wray e soci smuovono così le acque puntando su di un personalissimo sound che mistura sfumature dal profondo flavour modernista ed elettronico con una serie di elementi provenienti dalle più disparate correnti rock'n'roll. Primordiale rabbia alla Stooges, parti oscure e decadenti., istinti di matrice nu-glam, ed un'attitudine che puzza di vecchio sleaze, si fondono in un'unica esplosiva soluzione, capace di iniettare una sana boccata di ossigeno nella scena Brit Rock odierna. "Devil Song" parte subito alla grande; eruttando dagli amplificatori una colata di moderno rock'n'roll. Un up-tempo di grande spessore, reso oltremodo piacevole da i suoi ritmi tambureggianti e dal lavoro delle chitarre. "Sweet" è un'altra composizione da 100 e lode: riffs di ispirazione metal, stacchi stoner-dipendenti e un refrain accelerato che non mancherà di creare grande scompiglio in sede live. "Another World" e "Are You Happy Now?" mostrano il lato più decadente della vena creativa degli Zen Motel, andando a parare su tempi medi pervasi da introflessioni acustiche e da grandi ripartenze elettriche. In particolare segnalerei il grande apporto delle chitarre soliste, ed il profondo feeling sprigionato dalle linee melodiche, di cui godono questi 2 brani. Con "No Compromise" si cammina sempre di più verso le tinte oscure, così le inquietanti atmosfere delle strofe, vengono spezzate da un pesante riffing dai connotati quasi Sabbathiani. Il rock'n'roll ritorna con tutta la prorompente energia da anthem song di "Rocket 69" mentre la seguente "Blue Angel" si fa portavoce del lato futurista del combo inglese, lasciando spazio a soluzioni di stampo industrial. "All 4 Nothing" è un lento da brividi, sommerso dalle chitarre acustiche e territorio ideale per permettere al singer Lee Wray di esprimere tutto il proprio pathos. Dopo la filtrata "Wasted Without A Clue" è il momento della pulsante e potente "Black Tail", per poi giungere agli acidi tribalismi ritmici della sopita "Please Be Cruel" e all'elettronica pura della lenta e tragica "This Happens Forever". Gli Zen Motel sono una band coraggiosa ed inetichettabile, capace di muoversi a cavallo fra più generi musicali senza perdere il bandolo della matassa. Un songwriting maturo, una autoproduzione da major e un pizzico di follia, sono le componenti che fanno di "Transform and Escape", un dischetto degno di comparire fra i top albums di The Rock Explosion!

Recensione Realizzata da Bruno Rossi
Vote: 8